abbiamo bisogno di lavoro ed investimenti produttivi

Non abbiamo bisogno di sterili e fredde alleanze elettorali e di sigle che sommano le percentuali del voto.  Noi italiani non abbiamo bisogno di politici e di leader paurosi, a cui tremano le ginocchia. Non abbiamo bisogno di sommatorie di sigle di partiti rissosi e inconcludenti.

Abbiamo bisogno di ricostruire la fiducia nella politica nello Stato, nelle regole comuni.

Iniziate a parlare con noi, a sporcarvi le mani, a lavorare con noi per una nuova Italia. E’ con i Comitati ed associazioni non profirt del terzo settore che dovete parlare c’è bisogno di fare la storia e non di subirla. Egregi cittadini davanti alle sberle che ci arrivano, dobbiamo saper reagire con orgoglio, capacità, autorevolezza, talento e forza. Quella che hanno avuto i nostri padri e quella che abbiamo il dovere di insegnare ai nostri figli. Non dobbiamo e non possiamo più subire passivamente, dobbiamo pianificare una via di uscita che ci permetta di dare vita a un nuovo paese.

Ci piacerebbe anche vedere se tutti i signori che oggi ci chiedono di stare coesi, uniti e di continuare a pagare, senza neanche protestare, ci credono davvero in questo paese, dimostrandolo concretamente, mettendo cioè sul piatto invece delle chiacchiere, soldi veri. Sfidiamoli.

Chiediamo loro “quanti dei loro soldi sono disposti a scommettere su questo paese?” Chiediamo anche a loro se sono in grado di investire in proporzione come facciamo noi. Abbiamo bisogno di un sognoL’Italia è un paese meraviglioso pieno di energie di talento di cuore. Vogliamo dargli una prospettiva? Vogliamo speranze, vogliamo fiducia, vogliamo una nuova classe dirigente. Per ricominciare. Per ripartire di nuovo, per ridisegnare il nostro futuro condiviso. Per avere di nuovo una speranza da regalare ai nostri figli. Per tornare ad avere figli.

Siamo una società dove la giustizia non è l’arma dei giusti contro gli ingiusti, ma degli ingiusti contro i giusti. Andare in processo non è la minaccia di chi ha ragione e vuole avere giustizia, ma di chi ha torto e vuole insabbiare tutto. Non sappiamo far partire i processi, e non sappiamo farli funzionare. Non sapendo far funzionare i processi, non siamo in grado di punire la corruzione.

La nostra società ha ucciso la meritocrazia, la corruzione è dilagante. Siamo entrati nella crisi con una società dislivellata, con grande distanza tra ricchi e poveri. Ne usciremo (dicono ! quello che viene sia l’anno buono, ma in ogni caso faremo qualche passettino, tanto da sbloccarci, non certo una corsa) con dislivelli maggiori: quelli che prima della crisi guadagnavano di più, in stipendi o pensioni, con la crisi hanno guadagnato ancora di più. Chi stava bene sta meglio, chi stava male sta peggio. Non è una società viva e vitale. Una società è viva e vitale quando, nell’arco di una generazione, una fetta di quelli che hanno senza meritare, perdono, e una fetta di quelli che meritano senza avere, ottengono. Ebbene, non è la nostra società.

Formare un gruppo di unità d’intenti è alquanto complesso, ma i benefici che se ne possono trarre ne fanno indubbiamente un’arma vincente.

Da soli non ci si salva !!  

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti.

Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina.it

 

 

 

 

 

 

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