ALLA RICERCA DI UN SISTEMA ! ! ! . . .

Il piano NextGenerationItalia si propone sicuramente degli obiettivi ambiziosi e cerca di intervenire in alcune delle aree più critiche per l’Italia. La sua portata così ampia, però, ne evidenzia anche le carenze. A livello di definizione delle macro-aree stesse emergono alcuni errori di logica organizzativa. Per esempio, Innovazione e Ricerca&Sviluppo sembrano completamente scollegati tra loro, tanto da essere considerate voci separate. Anche la mobilità e le infrastrutture compaiono in capitoli separati, denotando poca chiarezza sulla strategia da adottare.

Molti dei problemi sollevati sono obsoleti e le soluzioni proposte, seppur solo accennate, non tengono conto delle più recenti evoluzioni. Si pensi al problema dell’istruzione, dove ancora si parla di potenziamento delle materie STEM, senza considerare la creazione di nuove modalità di apprendimento e le future evoluzioni del mondo del lavoro (in cui è più importante possedere skill multidisciplinari rispetto alla conoscenza delle materie “dure” in sé).

In attesa di un testo definitivo e di politiche pubbliche più specifiche, non resta che riconoscere l’assenza di un sistema. Quel concetto secondo cui le varie componenti di una nazione, o di un area politico-economica, sono in connessione tra loro e sono in grado di definire le dinamiche dello sviluppo e della crescita. La strategia per la ripartenza economica passa da qua. Senza una strategia che parta dal concetto di sistema, si rischia di avere tante misure fini a sé stesse. E tante risorse per pochi benefici.

È come se qualcuno si fosse messo di impegno a creare lavori inutili solo per tenerci tutti occupati. “Sara’ mica il covid ? . . .”
 

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