capacità d’intenti spalmiamoli ! ! !

Creare un rapporto tra ricerca scientifica-tecnologica e bioeconomia, creare le condizioni per realizzare unità d’intenti e sollecitare la capacità del territorio a fare sistema. Quindi offrire nuove opportunità di sviluppo economico per  l’intero territorio.

E’ impossibile parlare dell’intento, darne una definizione o comunque stabilirne la sostanza attraverso l’uso delle parole. Il perché è semplice: l’intento è pura azione, concepisce solo l’azione consapevole; il pensiero e il linguaggio non sono strumenti adatti. Il modo migliore per trasmettere la percezione dell’intento è per mezzo del movimento.

 La giusta sequenza liberatoria è: percepire l’intento come singola azione, espandere questa percezione all’intero stato della realtà, cogliere la corrispondenza tra azioni del mondo e disponibilità dell’intento (indicazioni), connettere tale corrispondenza con il proprio stato personale per mezzo di un’azione che comporti uno sforzo consapevole, infine agire nella linea dell’intento.

Agire nella linea dell’intento significa compiere le azioni mentre si sta intendendo nello stesso tempo del lato attivo. In quel momento la volontà dell’infinito si trasforma in “intento”.

Andare oltre, spingersi oltre usando l’area della volontà come centro di percezione, includiamo così ogni aspetto dell’azione.

Se ci riesci, anche solo per un istante, afferrati a quella percezione e ampliala spalmandola, allargandola, a tutto l’ambiente in cui ti trovi. Quindi, mantenendoti in sincronia con l’intento, compi un’azione (anche interiore) che richiede uno sforzo consapevole, qualcosa che spezzi la tua ordinarietà, i tuoi cicli interni-esterni di abitudini. Qualcosa che confermi te stesso, che confermi che ci sei nel mondo.

L’intento strategico è una sfida competitiva, un obiettivo a lungo termine molto ambizioso che trae origine dalle competenze chiave dell’impresa che il management cerca di estendere fino al limite, coinvolgendo e motivando tutti i livelli dell’organizzazione.

A volte le aree di eccellenza  rischiano di trasformarsi in trappole e in vincoli, rendendole rigide, chiuse e resistenti al cambiamento.

La cultura organizzativa odierna ad esempio premiare comportamenti consolidati e penalizza lo sviluppo di nuove competenze.

Le capacità dinamiche sono competenze organizzative che consentono di adattarsi rapidamente ai processi di cambiamento.

Dovremmo disporre di capacità che consentono di affidare a un team di sviluppo nuove opportunità  –  non appena si presentano.

Da soli non ci si salva !!  

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti.

Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina

 

 

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>