La forza non sta negli individui, ma nelle connessioni.

Possiamo dire che solo dall’interazione (o link) tra numerosi elementi paritari all’interno di un sistema può emergere una nuova intelligenza, non riscontrabile e nettamente superiore a quella di ogni singolo elemento all’interno del sistema stesso. Un’intelligenza nuova, collettiva, superiore, un’intelligenza emergente, una swarm intelligence. Anche per la conoscenza vale la stessa regola: guardate alle connessioni e non all’individuo, lì regna la cultura.

Questo è quello che succede all’interno dei formicai o degli alveari e questo è quello che anche noi, homo sapiens, stiamo iniziando a fare, supportati dalle tecnologie di connessione (pc, tablet, smartphone) e dal web che li mette in relazione. Lentamente, stiamo spostando l’attenzione dai singoli elementi alle connessioni tra essi, stiamo iniziando a mettere in crisi il concetto di leadership, affidandoci a dinamiche di tipo bottom up e a logiche di sharing. In molti ambiti questo nuovo paradigma sta dando e darà grandi risultati, dalla creatività al mondo delle idee (Quirky) e alla finanza (Kickstarter), dalla mobilità (BlaBlaCar) all’ospitalità in viaggio (Airbnb), dall’intrattenimento (YouTube) alla conoscenza (Wikipedia). Insomma, finalmente stiamo rendendo concreto quello che Aristotele diceva centinaia di anni fa quando affermava che Il tutto è superiore alla somma delle parti.

Quando ho più idee degli altri, do agli altri queste idee, se le accettano; e questo è comandare. Italo Calvino – Il barone rampante -

Per comprenderlo, osserviamo le formiche !

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