l’ingratitudine tutta italiana ! . . .

La gratitudine aiuta il cuore e rallenta l’invecchiamento.

Ma allora perché è molto più coltivato il suo contrario, l’ingratitudine?

come affrontare l'ingratitudine

Quanto questa parola sia attuale per decifrare il malumore, la rabbia, la sfiducia, l’aggressività, che stiamo accumulando sul piano delle relazioni personali e dei comportamenti collettivi. Mai come in questo momento, per esempio, ci sentiamo distanti dalle istituzioni, non ne riconosciamo più la funzione (eppure ci hanno dato tanto e ci garantiscono ancora di più in termini di futuro), e vi scarichiamo contro tutte le nostre frustrazioni. Quali? Innanzitutto l’indignazione per chi dovrebbe guidare, governare, fare funzionare, le istituzioni nell’interesse generale della collettività e non secondo i propri personali e talvolta famelici obiettivi. È come se si fosse spenta qualsiasi luce di passione e interesse al bene comune, qualsiasi spinta vitale all’esercizio della generosità che resta un ingrediente essenziale anche nella vita pubblica e non solo nella dimensione privata.

L’ingratitudine è un male antico, genetico, e nessuno di noi se ne può dichiarare immune. Tutti, prima o poi, spesso, provochiamo il dolore, la sofferenza, e lo sconcerto di chi si aspettava di ricevere almeno un «grazie» ed invece si è sentito calpestato dalla nostra ingratitudine. Diceva Confucio, con grande saggezza: «Non fare del bene, se non hai la forza di sopportare l’ingratitudine». Dunque con il sentimento dell’irriconoscenza, che può marciare parallela al rancore e all’invidia, ognuno di noi deve fare i conti. A partire dal fatto che l’ingratitudine è una perdita di memoria, ed anche questo ci spiega bene l’attuale situazione: facciamo fatica, soffocati come siamo dal presente, a coltivare una buona memoria, a preservare le radici lunghe nel rapporto con il tempo. E diventiamo molto più esposti al rischio della spietatezza, dello smarrimento di un cuore e di un sentimento, che si coniugano all’ingratitudine.

La gratitudine migliora il ritmo cardiaco e riesce anche a normalizzarlo quando non è regolare come dovrebbe. Aumenta gli ormoni utili a rallentare il nostro invecchiamento, e in questo senso è perfino utile per tenere allenate e in forma le nostre facoltà cognitive. Rafforza il nostro sistema immunitario, e in quanto tale è una forma di preziosa prevenzione. 

Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi che trasformino o creino situazioni diverse dalle attuali assumendo un atteggiamento, presente, attivo e consapevole.

Formare un team e riuscire a lavorare in armonia con persone nuove migliora il clima di lavoro e di conseguenza aumenta i vantaggi anche in termini di produttività.

L’innovazione sociale insegna ! a fare la differenza non è la natura ma la scala delle sfide che si vogliono affrontare e rispetto alle quali misurare la capacità di apportare cambiamenti positivi e duraturi che fondino, o contribuiscano a fondare, un nuovo sistema.

Da soli non ci si salva !!     

con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.      

           accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo.Abbiamo idee e progetti ! da proporre ! 

Creare una squadra di persone curiose, creative ed intraprendenti che prima di tutto vogliono scoprire il mondo e fornire le migliori risposte ai problemi che incontrano.

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Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti - alle realizzazioni.

Organizzazione :

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