Qualità umane e lavoro: elogio alla collaborazione, senza cadere in facili moralismi !

E’ molto difficile comprendere in profondità il senso della collaborazione in assenza di una esperienza di vita nel corso della quale sia stato giocoforza il praticarla e il chiedere ad altri che venisse praticata. Il risultato è che quando si parla di collaborazione in astratto il discorso rischia di annacquarsi in affermazioni scontate e vagamente moralistiche.

In tutto il mondo e in quasi tutti gli ambienti oggi il lavoro si svolge in team, all’interno dei quali le persone devono interagire adottando ciò che viene definito uno spirito di squadra. In un contesto del genere una inettitudine alla collaborazione porrebbe la persona interessata sullo stesso piano di un pilota che non sapesse fare un atterraggio o di un chirurgo cui desse fastidio la vista del sangue. In altre parole una carenza professionale di tale portata da rendere problematica l’impiegabilità della persona. La collaborazione dunque, in un contesto lavorativo, non va intesa semplicemente come una apprezzabile qualità, qualora ci sia, ma come una competenza irrinunciabile. E come tutte le competenze, essa può e deve essere insegnata, appresa e pretesa.

Una volta compreso  che il collaborare in un team non consiste in un generico essere disponibili (Schiavo-servetto etc…..) – che   può esserci o non esserci – ma in un vero e proprio ambiente di lavoro e sociale che richiede una pratica concreta, non sarà difficile né sembrerà bizzarro praticare dei  piccoli gesti. Sembrano ovvi !  hanno invece un significato profondo e tendono a diffondere nell’ambiente un contagio (positivo). Eccoli : rispettare tutti a prescindere dal ruolo che svolgono; lasciare pulito e in ordine; rimettere gli attrezzi a posto; compilare bene i documenti; consegnare il proprio lavoro a “zero difetti”; dare una mano quando viene richiesto e anche quando non viene richiesto; chiedere “per favore”; ringraziare; dare le informazioni (passare ciò che si detiene o si sa senza difficoltà o indugi); quando c’è un problema non polemizzare ma avanzare proposte per risolverlo; chiedere «cosa ne pensi?»; ammettere l’errore («ho sbagliato…»); complimentarsi quando è il caso («hai fatto un buon lavoro…»); dare l’esempio in ogni circostanza.

In tutti gli ambienti di lavoro oramai generalmente organizzati secondo la logica dei team, una persona non collaborativa produce due generi di danni: uno tecnico e l’altro psicologico. Il danno tecnico consiste nel generare, attraverso la non collaborazione, un piccolo ma deleterio collo di bottiglia: la mancata o difettosa collaborazione si traduce infatti nell’ostacolare il lavoro di qualche altro componente del team, che magari sta a valle del processo, così che la scorrevolezza di tutto il sistema alla fine è determinata dalla  la lentezza – del collo di bottiglia. La colpa dell’inefficienza viene così pagata da chi non ha alcuna responsabilità nell’averla generata.

Il danno psicologico della mancanza di collaborazione, consiste invece nello stimolare nei colleghi di lavoro comportamenti reattivi e speculari: visto che c’è chi non collabora, allora non collaboro nemmeno io. E così via a catena, finendo con il creare quegli ambienti cinici e deprimenti dove ciascuno rinuncia a qualsiasi gesto cooperativo per la stupida ragione che facendolo farebbe la figura del fesso.

Da soli non ci si salva !!  

La bontà si percepisce negli sguardi limpidi, nelle azioni sincere e in tutta quella saggezza che si cela nella prossimità e nella speranza di poter cambiare il mondo, di rendere giustizia e di far propria la generosità.
 

Aver fiducia nella bontà altrui è la testimonianza della propria bontà !

Tutti possiamo fare un favore senza un perché !

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti.
Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mailcomitato@trazzeramarina

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>