RISPETTIAMOCI E LITIGHIAMO… CON MODERAZIONE ! senza odio nè divisioni . . . . .

Uno dei segreti per rendere longevo e stabile un rapporto di amicizia o amore, é il litigio controllato e la contrapposizione creativa che non devono mai mancare. Dosarli nella giusta misura, diluendoli ad intervalli costanti nel tempo, rafforza la complicità e nutre il reciproco bisogno.

Questi atteggiamenti critici, inoltre, responsabilizzano e maturano e rendono coscienza della realtà e delle sue fisiologiche difficoltà. Nessun individuo al mondo può accettare supinamente e di buon grado l’intrusione di un soggetto esterno nella propria sfera esistenziale e nell’inconscio privato, senza un accalorato chiarimento !

E’ una reazione che appartiene allo spirito di auto-conservazione degli individui, che sentono minacciata, a livello inconscio, la propria unicità, e violate le ragioni dei loro segreti e misteri più profondi.

Essere mediocri, spiega Deneault, non vuol dire essere incompetenti. Anzi, è vero il contrario. Il sistema incoraggia l’ascesa di individui mediamente competenti a discapito dei supercompetenti e degli incompetenti. Questi ultimi per ovvi motivi (sono inefficienti), i primi perché rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni. Ma comunque, il mediocre deve essere un esperto. Deve avere una competenza utile ma che non rimetta in discussione i fondamenti ideologici del sistema. Lo spirito critico deve essere limitato e ristretto all’interno di specifici confini perché se così non fosse potrebbe rappresentare un pericolo. Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco».

Ma cosa significa? Giocare il gioco vuol dire accettare i comportamenti informali, piccoli compromessi che servono a raggiungere obiettivi di breve termine, significa sottomettersi a regole sottaciute, spesso chiudendo gli occhi. Giocare il gioco, racconta Deneault, vuol dire acconsentire a non citare un determinato nome in un rapporto, a essere generici su uno specifico aspetto, a non menzionarne altri. Si tratta, in definitiva, di attuare dei comportamenti che non sono obbligatori ma che marcano un rapporto di lealtà verso qualcuno o verso una rete o una specifica cordata.
È in questo modo che si saldano le relazioni informali, che si fornisce la prova di essere “affidabili”, di collocarsi sempre su quella linea mediana che non genera rischi destabilizzanti. «Piegarsi in maniera ossequiosa a delle regole stabilite al solo fine di un posizionamento sullo scacchiere sociale» è l’obiettivo del mediocre.

I soggetti che hanno piena consapevolezza di questo meccanismo indotto, automatico e necessario, adducono al litigio quando sé ne parla, la sua salutare funzione, sdrammatizzando dovrebbe essere messa da parte, così da lasciare posto alla meritocrazia, ponendo fine ad ogni possibile degenerazione. Iniziamo a creare ed essere orgogliosi di appartenere a quella sempre più rara categoria di persone meritocratiche libere, non asservite all’orgoglio e all’infantile amor proprio. Sapere non odiare e ridere di se stessi, senza per questo, trasformare un contraddittorio in una disputa, fra sconfitti e vincitori.

Dunqueuna società felice è composta da soggetti consapevoli, che guardano al contrasto positivo come ad un valore aggiunto. E anche quando il tempo e la saggezza, hanno arrotondato ogni spigolatura caratteriale, trovano sempre il modo e il tempo giusto per accendere un sano e liberatorio diverbio per cambiare.

Il litigio, in sostanza, ha la stessa funzione del sale. Un conservante naturale che deve lasciare il rapporto integro insaporendolo. Tenendo presente che con il dialogo si può cambiare atteggiamento.

Da soli non ci si salva !!  

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti.
Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>