siamo la popolazione più ambigua al mondo ! . . .

L’italiano patriota anarchico? Amiamo il nostro Paese, ma odiamo il suo essere nazione? L’italiano è orgoglioso di essere italiano, ma detesta «gli italiani»? E così scopriamo che l’identità italiana è uno schizofrenico miscelarsi di sentimenti contrapposti e quasi mai conciliabili.

Viaggiamo nell’ambiguità e malafede !… sempre piú si configurano come tratti dominanti della nostra epoca a livello individuale e collettivo, nelle relazioni amorose e in quelle sociali, nella politica e nella bioetica. Eludendo la verità interpersonale ed intrapsichica – sono al tempo stesso una nevrosi e un piccolo crimine, al confine tra la patologia e l’etica. Essere ambigui significa evitare il conflitto, il senso di colpa, la fatica della coerenza, lasciando convivere dentro di sé identità molteplici. Gli atteggiamenti mentali subdoli e sfuggenti nascondono falle del pensiero minime, ma non per questo innocue, in grado di inquinare, attraverso messaggi obliqui, i legami sociali, le stesse regole della convivenza civile, minando la fiducia tra i singoli come tra i gruppi organizzati, i cittadini e le istituzioni. È un dissimulare lieve, al limite tra conscio ed inconscio nel quale l’inganno viene fatto anche a se stessi. Al punto che può far scambiare la frequenza statistica con la normalità.

Eppure nel corso della storia ci sono popoli che hanno evitato di essere totalmente asserviti, cancellati. Oggi sono gli anglosassoni che dominano il mondo. Ma anche la cultura greco-romana è durata quasi duemila anni. Quella cinese ha attraversato crisi gravissime ma è sempre riemersa. Il piccolo popolo ebraico pur essendo disperso in tutto il mondo e parlando tutte le lingue ha saputo conservare le proprie tradizioni, la propria identità e la capacita di pensare, di giudicare, di decidere.

Solo chi conserva fortissima la propria identità e compattezza identitaria è in condizione di affrontare il mondo globalizzato, di muoversi e di manovrare in esso senza farsi schiacciare.

Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi che trasformino o creino situazioni diverse dalle attuali assumendo un atteggiamento, presente, attivo e consapevole.

Formare un team e riuscire a lavorare in armonia con persone nuove migliora il clima di lavoro e di conseguenza aumenta i vantaggi anche in termini di produttività.

L’innovazione sociale insegna ! a fare la differenza non è la natura ma la scala delle sfide che si vogliono affrontare e rispetto alle quali misurare la capacità di apportare cambiamenti positivi e duraturi che fondino, o contribuiscano a fondare, un nuovo sistema.

Da soli non ci si salva !!     

con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.   

               accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo.

Abbiamo idee e progetti ! da proporre !  Creare una squadra di persone curiose, creative ed intraprendenti che prima di tutto vogliono scoprire il mondo e fornire le migliori risposte ai problemi che incontrano.

CURIOSI - CREATIVI - INTRAPRENDENTIATTIVI NEL REALIZZARE

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti - alle realizzazioni.

La fiducia reciproca è il fondamento basilare nelle relazioni umane.

Senza di essa crolla l’intera umanità.

Organizzazione no profit : – tel. mobile 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina.it

 

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