UN NOSTRO OBIETTIVO istruzione del bene pubblico all’educazione come bene comune

Prendersi cura dei luoghi in cui viviamo, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della nostra vita. Il tempo della delega è finito. L’Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali.

Il Bene pubblico, si rifà a un ruolo principale dello Stato nell’erogazione e nel finanziamento di servizi, il cui processo di produzione risulta altamente istituzionalizzato e verticistico, i beni comuni si distinguono sia per finalità sia per forma di governo.

La parola educazione indica un processo necessariamente relazionale, che dovrebbe consentire il pieno sviluppo dell’essere umano nella consapevolezza della propria libertà e quindi responsabilità.

Occorre sottolineare che l’istituzione scolastica è frutto solo dei secoli più recenti e che il processo educativo è spesso avvenuto nella società indipendentemente da qualsiasi intervento istituzionale. Tuttavia, ben lontano da qualsiasi concezione di auto-governo e tenendo ben presenti le caratteristiche e le criticità delle attuali realtà istituzionali, la categoria dei beni comuni potrebbe costituire una valida alternativa e un quadro di riferimento innovativo per la governance democratica dell’educazione in questo contesto in cambiamento.

Ciò è tanto più necessario specialmente se si considera lo ‘sfumare’ dei confini tra il pubblico e il privato e l’emergere di forme miste o ibride che promuovono concezioni dell’educazione come un bene privato o commercializzabile.

Il concetto dei beni comuni promuove l’adozione di nuove forme di partecipazione diretta basate sul principio di sussidiarietà, la cui connotazione di dinamica verticale si estende per includere esercizi orizzontali e trasversali di autorità, caratterizzati dalla condivisione di funzioni.
Il tutto ha fondamenta solide se ognuno si prederà cura dell’educazione come bene comune – studenti, famiglie, insegnanti, educatori, società civile, settore privato –  questo processo partecipativo rappresenta di per sé un bene comune.

 Ai diversi livelli del processo educativo, l’approccio partecipativo, proprio del principio di sussidiarietà orizzontale, si basa sulla condivisione di valori e di obiettivi, e promuove l’implementazione di processi di co-partecipazione e di integrazione di responsabilità, di rischi e di risorse (umane ed economiche). Ai fini dell’interesse generale è infatti ampiamente dimostrato che la ‘cooperazione’, fondata su valori di solidarietà, uguaglianza, giustizia sociale, sia più conveniente rispetto a forme utilitaristiche di competizione.

 

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