uscire dal circolo vizioso per entrare nella realtà socioeconomica

L’incapacità di prendere una decisione porta a rimuginare sul problema, giorno e notte, in cerca di una soluzione. Si iniziano a presentare nella mente pensieri o immagini relative a questa o a quell’altra scelta, si cerca inutilmente l’aiuto di amici e parenti che possano scegliere al posto nostro. A volte l’indecisione, si trascina anche per dei mesi, anche qui, aspettando e sperando che siano gli eventi esterni a scegliere o vivendo con il terrore di arrivare di fronte al bivio e dovere effettuare una scelta forzatamente.

Cosa si nasconde dietro?

In genere dietro l’indecisione si nasconde la paura di sbagliare e di soffrire. Un pò come accade nel paradosso dell’ “asino di Buridano”, il quale passeggiando su un prato ad un certo punto si imbattè in due bei mucchi di fieno entrambi ugualmente invitanti e non riuscendo a decidersi, passarono minuti, ore, giorni… fino a quando l’asino morì di fame.

Altro fenomeno che ci ha raccontato la “Sindrome della Rana Bollita”, per la quale, a fronte di variazioni molto graduali della temperatura dell’acqua, una rana non reagisce poiché non si accorge di tali variazioni troppo lente (ci si abitua…).  Per poi ritrovarsi… bollita!

Inerzia psicologica indotta da situazioni che sembrano dover durare molto, che vorremmo durassero molto, che ci abituiamo a pensare che dureranno ancora un po’… anche quando, invece, hanno iniziato a invertire il loro corso a fronte della nostra totale diffidenza e incapacità ad accettarlo?

Come vedi, la “Sindrome della Rana Bollita”… non riguarda solo le rane !

 Come uscire dall’incertezza?

Prima di tutto occorre ragionare sul fatto che non esistono delle scelte in cui non è presente una percentuale di rischio che le cose non vadano come ci si aspettava, oltre al fatto che non è la prima volta che ci si trova di fronte ad una scelta difficile e che le volte, in cui è capitato di aver fatto la scelta sbagliata, si è stati in grado di accettare l’errore, andando avanti. E’ necessario a questo punto chiedersi se si hanno tutte le informazioni a disposizione per effettuare la scelta ed eventualmente recuperare quelle che servono.

Occorre, infine, ricordare che scegliere implica sempre un’assunzione di responsabilità e la capacità di affrontare e gestire i cambiamenti che una decisione importante inevitabilmente comporta e che, inoltre, scegliere in assoluta autonomia permette di sperimentare, al di là delle conseguenze della scelta (positive o negative), una sensazione di libertà e di non provare nessun genere di rimpianto.

Divide et impera: ovvero, la strategia usata dal Potere per controllarci meglio.

Riflettiamo un’attimo. Siamo divisi ancora nel 2017 tra chi si dichiara comunista,fascista,capitalista,progressista,conservatore,maschilista,femminista e tantissime altre etichette che oggi più che mai non hanno nessun reale valore, se non quello di continuare ad alimentare il circolo vizioso appena descritto.

 Viviamo da persone intellettualmente libere, che pensano con la propria testa, non con 4 o 5 slogan inculcati dalla televisione o da qualche astratta visione ideologica.
Operare per un reale Cambiamento e la costruzione di una società migliore, e smetterla di alimentare la solita logica conflittuale tanto comoda a chi realmente detiene il Potere.

I veri criteri da usare sarebbero semmai da basarsi sulla giustizia,l’onestà e il rispetto, perché non importa che cosa un’individuo crede, ma contano ovviamente le sue azioni.

Al posto delle solite e obsolete ideologie dovrebbero diffondersi veri ideali, e dovrebbero essere privilegiate Idee utili e costruttive, non importa se originariamente proposte da destra o dalla sinistra.
Una soluzione a tutto questo c’è: smetterla di alimentare questa continua messa in scena, e rompere tale status quo.

Da soli non ci si salva !!   Immagine in linea 1

Nessuno si salva da solo”.

 

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