L’ipocrisia è una malattia sociale che può fare molto male: imparare a stare alla larga dalle persone ipocrite e amicizie false è indispensabile per conservare l’equilibrio mentale.
Ognuno adotta una maschera “preferita” che considera funzionale e che indossa di prevalenza nei suoi rapporti col mondo esterno: l’ipocrita è quello ne è ben cosciente (mentre molte persone non sono così consapevoli di indossarle) e che non se la toglie mai, anche se questo comporta un enorme dispendio di energie psichiche.
I danni che produce l’ipocrisia, il suo simulare e dissimulare continui sono ingenti: l’ipocrisia sociale rende il cittadino diffidente e meno pronto a rispondere ai suoi obblighi sociali e civili e alimenta un’insofferenza epidemica verso tutti coloro che, come in politica, si proclamano portatori di valori e di istanze che poi non rispettano affatto. L’ipocrisia personale nell’amicizia è la finzione di uno scambio reciproco in cui l’ipocrita in realtà dà sempre meno in termini di disponibilità ed empatia. Nella coppia si mette in scena la commedia del marito o della moglie perfetti e disponibili che si trasforma in uno scambio di ipocrisie.
Noi cerchiamo l’autenticità apprezziamo le persone autentiche, quelle che riescono a mostrarsi per quello che sono, senza mascheramenti, il che non vuol dire imporre la (propria) verità ad ogni costo e sempre, ma evitare di dissimulare: non vergognarsi di quello che si è e non filtrare troppo le proprie emozioni o i propri sentimenti; sono quelle persone che mettono gli altri a loro agio perché con loro non occorre mettere in atto comportamenti difensivi stancanti e insoddisfacenti. Soprattutto, ci dimostrano che è possibile e vantaggioso essere sé stessi e che è possibile quindi amare, voler bene, lottare per raggiungere obiettivi anche senza sotterfugi mentali e senza sottoporre la nostra personalità alla maschera (di ferro) dell’ipocrisia e del perbenismo. L’ipocrisia è uno stressante sotterfugio infantile per procurarsi il dolcetto dell’accettazione e del possesso: alla lunga, non paga mai.
Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi che trasformino o creino situazioni diverse dalle attuali assumendo un atteggiamento, presente, attivo e consapevole.
Gli aspetti che possono fare nascere nuove esperienze sono in primo piano un attitudine favorevole all’innovazione, apertura mentale e condivisione delle idee innovative che possono emergere da qualsiasi persona.
Formare un team e riuscire a lavorare in armonia con persone nuove migliora il clima di lavoro e di conseguenza aumenta i vantaggi anche in termini di produttività.
L’innovazione sociale insegna a fare la differenza non è la natura ma la scala delle sfide che si vogliono affrontare e rispetto alle quali misurare la capacità di apportare cambiamenti positivi e duraturi che fondino, o contribuiscano a fondare, un nuovo sistema. Allargare lo sguardo verso i giovani che potrebbero portare delle novità.
con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.
accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso
Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo.Abbiamo idee e progetti ! da proporre !
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