Si parla molto di politiche attive del lavoro, ma, oltre alla scarsa reattività della politica, le proposte che circolano rimangono molto generiche.
Il settore pubblico potrebbe qui giocare un ruolo di grande rilievo, anche se molti commentatori liberali potrebbero non essere d’accordo. Precisiamo che non si tratta di invadere il campo dei privati, bensì di giocare di squadra e supportarsi a vicenda:
- Lo Stato ha il primario compito di rivedere le politiche educative, integrando la didattica e le conoscenze di base con quelle applicate;
- Le politiche attive del lavoro devono essere segmentate in base alle necessità delle fasce anagrafiche della popolazione. Le esigenze formative di un giovane (18-35 anni) sono diverse rispetto a quelle di un lavoratore considerato “obsoleto” e ad eventuale rischio automazione;
- L’integrazione di nuove tecnologie va di pari passo con la disponibilità di infrastrutture digitali adeguate. L’Italia non ha ancora integrato a pieno le potenzialità dell’Industria 4.0 anche a causa della scarsa connettività e della carenza di manodopera qualificata;
- Gli investimenti pubblici, in partnership con quelli privati, possono essere una soluzione efficace e accelerare il processo di trasferimento tecnologico e delle competenze tra le due sfere di azione.
Non solo digitalizzazione e innovazione devono avere la priorità nella pianificazione degli investimenti pubblici (sia Recovery Fund sia strumenti come il Piano Transizione 4.0), anche lavoro e formazione continua sono necessari per avviare l’Italia verso la costruzione di un sistema nazionale competitivo. Non più resilienza, ma lungimiranza.
Fare squadra – perché pensiamo che sia l’unico modo per crescere insieme, muovendosi su asset quali quello dell’esperienza, della competenza e del territorio.
“da ogni crisi, nasce un’opportunità”, siamo alla ricerca di un modo nuovo che ci permetta di raggiungere gli obiettivi.
L’Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali.
Ogni scelta modella la nostra vita.
Diventiamo consapevoli delle nostre scelte.
Con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.
Accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso di reciprocità . . .
Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo.
Hai idee e progetti da proporre ?
Aiutiamoci a farli partire ! . . .
Creare una squadra di persone curiose, creative ed intraprendenti che prima di tutto vogliono scoprire il mondo e fornire le migliori risposte ai problemi che incontrano.
E’ IL NOSTRO SOGNO ED OBIETTIVO ! ! ! . . .
CURIOSI - CREATIVI - INTRAPRENDENTI – ATTIVI NEL REALIZZARE
Svolgimento di più funzioni contemporaneamente.
Puntiamo sul metodo Multitasking .
Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti - alle realizzazioni.
Organizzazione no profit per l’evoluzione sociale:
LOTTIAMO PER LA SOPRAVVIVENZA NON PER LA LOTTA DI CLASSE ! . . .
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