L’inarrestabile ascesa dei dispositivi mobili
Da ospiti visti con sospetto, a validi compagni di viaggio. Tablet, computer, e book occupano un ruolo sempre più consistente nella quotidianità: per lavoro, è ovvio, ma anche nell’amministrazione pubblica, a scuola e per il classico uso domestico.
Trasmissione della cultura nell’era digitale.
In sintesi, si tratta di una ricerca che «mira a comprendere gli effetti della rivoluzione digitale sugli stili conoscitivi, sulle forme di apprendimento, sui meccanismi di produzione e trasmissione del sapere». Partendo dal confronto classico tra libro cartaceo e web, è chiaro come entrambi, ciascuno a modo proprio, presuppongano processi diversi a livello di modalità di fruizione, costi dell’impiego ed efficacia nel raggiungimento dei diversi target. Il digitale in questo senso è oggi tante cose insieme: un mezzo di informazione e di comunicazione, uno strumento di diffusione e circolazione delle conoscenze, un ausilio all’istruzione.
Proprio il mondo della scuola è chiamato oggi alla difficile sfida “culturale” di misurarsi con un cambiamento inarrestabile degli strumenti e dei processi di fruizione dei contenuti.
Le classi digitali sono sempre meno un esperimento e sempre più una realtà che, là dove insegnanti e studenti vengono “educati”, funziona e dà ottimi risultati.
Gli strumenti a disposizione sono videoproiettori – computer – lavagne - interattive tablet – smartphone - etc. il cui compito è coinvolgere gli studenti sviluppando modalità di cooperative learning e conducendoli in un viaggio tra saperi trasversali.
In altre parole, in ciò che è oggi la forma del sapere: una rete di cui individuare le connessioni principali.
Il supporto tecnologico punta quindi a rendere più efficace l’azione formativa, riducendo problemi di motivazione e, di conseguenza, allineandosi alle indicazioni nazionali rilasciate dal Miur.
E poiché parlarne abbatte i muri delle aule, non possiamo dimenticare che questo progetto può creare condizioni migliori di apprendimento per studenti che non siano a scuola.
Quella mobile è una scuola che… ti vien voglia di tornarci!
Da soli non ci si salva !!
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