Iniziamo dalla scuola: partecipazione per rinasce !! …..

Un esempio, non privo di criticità; ci sembra interessante introdurre l’idea di partecipazione nel mondo di oggi, specialmente tra gli studenti delle scuole superiori. In fondo alla base del partecipare c’è un gesto che porta a «prendere parte», cioè ad attivarsi, mettersi in gioco, rendersi protagonisti. Partecipare è l’esatto contrario di essere passivi.

Nelle scuole italiane, c’è più partecipazione o più passività?

La nostra scuola è ancora fondata su un concetto illuministico di trasmissione del sapere, per cui all’apprendimento interattivo e cooperativo è ancora preferito al metodo basato sull’insegnamento frontale. La scuola italiana in generale non invoglia a partecipare; allo stesso tempo, però, moltissimi insegnanti preparati e generosi s’ingegnano ogni giorno a coinvolgere gli studenti e a renderli protagonisti nell’acquisizione dei Saperi. Così la scuola diventa in qualche modo il simbolo di una contraddizione di quest’epoca: in un momento che ci offre strumenti eccezionali per generare partecipazione attiva, sperimentiamo quotidianamente una “crisi della partecipazione”. Mai come in questo tempo storico è infatti possibile informarsi, condividere idee e confrontarsi, generare conoscenza: dalla semplice ricerca su Internet si può passare poi a forme di aggregazione e partecipazione che incidono nel mondo reale.

Nello stesso tempo, ci sono segnali di crisi della partecipazione: per esempio la disaffezione verso la politica è evidente, così come il disinteresse per forme di associazionismo. 

Il Comitato Spontaneo punta ed è ottimista sul rilancio: tra tante difficoltà, ci sono troppi segnali buoni che emergono pian piano. Ma la scuola e le Famiglie devono fare di più in questo processo.

In che modo? Non servono rivoluzioni: basterebbe che in ogni istituto e famiglia si collaborasse per fare bene ciò che è già previsto dalla legislazione.

Primo: insegnare i fondamenti del diritto nazionale e internazionale. Purtroppo però la materia di “Cittadinanza e costituzione” è viva solo sulla carta; e allora troppo spesso dalla scuola escono giovani che sono quasi analfabeti delle conoscenze basilari che fondano la partecipazione. Bisognerebbe aggiornare i programmi, così da portare almeno i saperi umanistici (storia, letteratura, filosofia, scienze sociali…) al passo con la modernità. E poi servirebbe dare gambe più solide ai due pilastri della partecipazione studentesca: la rappresentanza e le attività integrative, cioè i progetti che possono entrare nei Piani dell’Offerta Formativa (P.O.F.) e che anche gli studenti hanno diritto di proporre per arricchire le proprie competenze. Purtroppo però ai ragazzi manca spesso un ingrediente fondamentale per partecipare a scuola: la consapevolezza di poter essere soggetti attivi nei processi di apprendimento, e non recettori passivi di nozioni da memorizzare.

Questa è l’Attività formativa che il COMITATO SPONTANEO TRAZZERA MARINA, in rete con tanti altri soggetti, prova ad intraprendere: far conoscere le possibilità di partecipazione che la scuola offre; aggregare gli studenti, senza nessuna barriera pregiudiziale; abitare insieme le scuole, per renderle dall’interno più belle e più animate, per proporre tematiche su cui confrontarsi con metodologie interattive.

Una scuola che genera noia è fonte di disinteresse per lo studio, per il sapere, in fondo per il mondo. Se vogliamo il cambiamento, che parte dal basso, non possiamo che coinvolgere gli studenti e le famiglia nei processi didattici e scommettere sulla voglia di partecipare delle ragazze e dei ragazzi. E allora altro che “svogliati”: dove si sentono chiamati in causa, i giovani e giovanissimi sanno sprigionare un’energia incontenibile.

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Da soli non ci si salva !!     

Organizzazione – tel. mob. 347-4629179        e-mail :  comitato@trazzeramarina.it

 

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