ognuno pensa “solo” al suo orticello …io speriamo che me la cavo . . .

Qualche giorno fa stavo parlando con un mio amico e ho formalizzato meglio il pensiero, ora mi trovo a scriverlo e a condividerlo su questa mia pagina, perchè anche se è una riflessione e non parla di questo o quel prodotto / iniziativa, non è off-topic….poichè lo sviluppo sostenibile passa anche da quanto segue.

Ci lamentiamo spesso del fatto che “ciascuno pensa solo al proprio orticello”…  questa è una frase che ripetiamo spesso, come molte delle cose “consolidate” nella nostra mente, forse non ci riflettiamo abbastanza…
Spesso mi sono soffermo a pensarci ! . . . Solitamente nella mia testa rimbomba di più la frase “sono solo una goccia nel mare”  mi sono reso conto che c’è analogia tra queste due detti, dell’orticello e della goccia nel mare, percio’ posso vederle come un’unica cosa…

Perchè essere una goccia nel mare “è poco” e non influisce sul mondo – almeno nell’eccezione in cui si dice appunto “sono solo una goccia nel mare”, quindi non si fa perchè non conta, in antitesi a questo si dice che ciascuno “pensa solo per sè, al proprio orticello”, come se pensare al proprio orticello fosse tutto quello che conta.

…insomma ce la rigiriamo come ci pare?… io speriamo che me la cavo ! . . . anche questa è coniata sul nostro bel paese . . .per farla breve alla fine secondo me se ciascuno pensasse solo al proprio orticello la cosa sarebbe più che positiva, ma nel vero senso delle parole però: alla base della coltivazione del proprio orticello devono esserci l’uso delle proprie risorse e non il depredaggio di quelle altrui, la voglia di far bene per vivere in un posto migliore e mangiare cose genuine: se ciascuno curasse il proprio orticello senza accedere a quello altrui…. si avrebbero tante prelibatezze e genuinità, e rapporti di buonissimo vicinato.

Se invece qualcuno estirpa le erbe dal suo orto e le butta a casa del vicino, oppure prende la sua frutta quando lui non è in loco ! . . . allora non va bene ! . . .

La condivisione deve essere un atto volontario volto alla sinergia.

Quindi prima impariamo ad essere autonomi e a coltivare il nostro orto, per essere una goccia nel mare, un’entità autosufficiente e poi iniziamo a tessere una rete di relazioni che ha alla base la volontà di creare sinergia e non sfruttamento.

 

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