allarme ed attenzione . . . occorrono rimedi urgenti ! . . .

Attenzione la pandemia mondiale covid 19  ci ha portato all’ISOLAMENTO sociale.

   I sintomi sono molti e lo attribuiamo alla crisi – al covid 19 – a internet – ai politici – etc.

  Cresce la disaffezione all’unità, la nausea verso la scenario politico.

 Divisi tra servili o traditori. Il distinguo politico è, sono a favore del governo coloro che sono nel governo – sono contro il governo coloro che ne sono fuori.

  Cresce la popolarità di Papa Francesco.

 Decresce  il numero dei lettori di giornali e di telespettatori del Tg e la motivazione  principale è per non vedere le solite brutte notizie e le solite brutte risse.

 Cresce il numero di morosi, di imboscati, di penitenti, di renitenti alle cartelle fiscali, alle utenze, agli strozzini e cravattari.

 Cresce la nausea per le facce e le parole della crisi e della pandemia, per il mimetismo variabile delle Tasse e il ricalcolo quotidiano.

  Cresce la MAZZATA (covid19) per il dominio sulla terra.

La chiameremo STRUNZISMO perché si manifesta con la tendenza a mettere la testa  sotto la sabbia per non vedere, sentire e parlare, confrontarsi con rispetto uno dell’altro.

  Lo  “Struzzista”  Non protesta ma si sfila. Al massimo ti risponde non c’è speranza dobbiamo andare all’estero.

  Ficca la testa nella sabbia della sua privacy, dei giochini elettronici touchtablite, delle cuffie e delle ipocondrie personali siamo “Un Popolo Struzzato“.

 Una volta esisteva un tutt’altro Popolo!!

  Forse più bigotto, che credeva nella Chiesa, rispettoso e legato all’amicizia, ai propri simili, alla propria famiglia e agli anziani .

Dov’è  Finito  ? . . .

Dopo 580 publicazioni circa, dieci anni di sensibilizzazione, vari tentativi di fare squadra – sono arrivato alla determinazione che tutto ciò deve culminare nel trovare persone che vogliano portare tutte queste idee fin’ora divulgate – in una associazione che s’è n’è occuppi con personaggi a trazione integrale sociale direzionale nelle scelte e nel patrimonio culturale economico del territorio, affinchè gli associati possano unire le forze e rappresentarle presso le sedi preposte all’ascolto per la tutela del cittadino e suoi diritti doveri. L’associazione utilizza la forza degli associati e del territorio per ottenere diritti e doveri a favore del territorio e di chi vi abita.

Questa pandemia sta cambiando radicalmente la vita quotidiana di sempre più persone e di intere comunità e nazioni. Oltre alla crisi sanitaria mondiale, il coronavirus sta avendo anche un grave impatto economico su persone, piccole imprese e aziende del settore medico.

Fortunatamente, possiamo tutti fare qualcosa e insieme possiamo fare la differenza Vogliamo produrre cambiamenti positivi e consentire alle persone di aiutarsi tra loro con Finanziamento dal basso.

Diffondere la cultura del dono per la cultura socialee formare figure che possano occuparsi delle idee da portare avanti una priorità per non sprecare la disponibilità e sensibilità dimostrate dai cittadini e dalle imprese del territorio, un’organizzazione che sceglie la strada della raccolta fondi significa da un lato impegnarsi alla massima trasparenza e apertura nelle proprie modalità di gestione e uso delle risorse ricevute, e dall’altra accettare di mettersi in discussione, aprirsi al dialogo con chi dona, con le sue aspettative, con le sue motivazioni, fornendo una prova inconfutabile sull’operato, una realtà di fatto che apre la strada alla partecipazione di privati cittadini che desiderano essere protagonisti della conservazione, della valorizzazione e della promozione del proprio territorio e dei beni di proprietà pubblica, orientamento che non venga più percepito come scelta emergenziale ma inteso al pari di qualsiasi altra spesa per dotarsi di strumenti e professionalità specialistiche, ma che si possa vedere il fundraising non solo è come “competenza”, quanto piuttosto come meccanismo generativo di cambiamento (dal basso).

Condividere, in concreto, significa moltiplicare le energie e i benefici. Significa scegliere di far parte di una comunità, non solo per caso o per necessità, ma perché la si ama, la si cura, ci si preoccupa di rimetterla in piedi quando è caduta. Ci si fa carico dei bisogni e delle risorse come se fossero propri.

 Anzi: lo sono. Per questo pensiamo che non limitarsi a delegare ma amministrare in gruppo, in squadra, è più efficace e dura più a lungo.

Vogliamo continuare a essere al fianco di cittadini, Terzo settore e istituzioni che credono nella cura condivisa dei beni comuni come cura della nostra stessa democrazia. Un’associazione di promozione sociale e tutte le nostre attività sono senza scopo di lucro.

Perché una vera ricostruzione è possibile solo tornando a essere comunità.

Parla con amici e parenti, è il metodo più efficace per aiutarci a PARTIRE ! . . .

Lavorare alla diffusione di una cultura diversa, che faccia comprendere come la donazione non sia mai un fatto unilaterale, ma uno scambio sociale complesso che produce benefici non soltanto per chi riceve, ma soprattutto per chi dona, nella misura in cui questo dono ha un perché.

Donare serve più a chi dona nel momento in cui il dono diventa un’opportunità per riflettere sul modo in cui si vive, sulle scelte che si fanno, sulle ragioni che rendono la vita degna di essere vissuta.

La raccolta fondi è sicuramente un’attività che richiede un corpus di tecniche, conoscenze specialistiche, esperienza professionale; ma allo stesso tempo, è soprattutto il punto di arrivo di una catena di relazioni e interazioni sociali basata non tanto sul meccanismo della dazione, quanto sulla creazione di forme di scambio sociale complesse.

Al donatore non si chiede necessariamente denaro. In primo luogo, gli si chiede attenzione e partecipazione nei confronti di una causa socialmente meritoria; a questa causa si può contribuire in varie forme: sonando tempo, competenze professionali, legami relazionali, ma anche, in alcune circostanze, la propria credibilità personale.

Ecco quindi l’invito rivolto a tutti di guardare al vicino, senza aspettare provvidenze dall’alto, rimboccandosi semplicemente le maniche!

Fare squadra –  perché pensiamo che sia l’unico modo per crescere insieme, muovendosi su asset quali quello dell’esperienza, della competenza e del territorio.

da ogni crisi, nasce un’opportunità”, siamo alla ricerca di un modo nuovo che ci permetta di raggiungere gli obiettivi.

l progetti nascono dalle idee di affrontare problemi reali con iniziative attive ed atteggiamento positivo - proattivo - collaborativo.

 

 

 

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