Il problema colpisce tutta l’Europa: i dati sulla redditività degli investimenti di venture capital negli USA e nel vecchio continente sono espliciti, con dimensioni inconfrontabili tra i profitti (alti) dei primi e quelli medio-bassi del secondo.
Al di là della propensione al rischio e all’investimento consistente che da noi sinceramente è poco radicata, la differenza sostanziale sta nello stato di sviluppo di una tecnologia quando la si immette su mercato.
Non si tratta di trovare risorse nuove, ma di rendere più efficienti e trasparenti quelle che ci sono.
Una generazione che ha le mani d’oro e non è per nulla da rottamare con i giovani che hanno certamente conoscenze più specifiche, ma forse meno esperienza pratica. Non scontro generazionale, ma trasferimento prezioso di saperi da una parte all’altra (e viceversa!).