Ragioni, obiettivi e prospettive.

La nostra sensibilizzazione si propone di ampliare e diffondere il dibattito studiando, approfondendo e raccontando dinamiche ed esperienze capaci di coniugare il ridimensionamento della spesa pubblica con la tutela dei nuovi rischi sociali, in particolare attraverso il coinvolgimento crescente di attori privati e del terzo settore.

Creare un laboratorio per realizzare numerosi eventi e convegni intorno ai temi del secondo welfare, oltre a una prima rassegna delle esperienze di secondo welfare presenti nel nostro Paese, offrire interpretazioni e valutazioni delle dinamiche più interessanti sviluppatesi negli ultimi anni intorno a questo fenomeno.

Il laboratorio dovrebbe essere supportato è dare supporto ad importanti partner isituzionali –  fondazioni, aziende, assicurazioni, sindacati e enti locali – appartenenti ad ambiti diversi ma egualmente interessati allo sviluppo del secondo welfare.

Sempre più spesso in Italia nascono e si sviluppano programmi di protezione e investimenti sociali a finanziamento non pubblico che si aggiungono ed intrecciano al welfare pubblico, integrandone le carenze in termini di copertura e tipologia di servizi. Queste esperienze di secondo welfare coinvolgono attori economici e sociali – quali imprese, sindacati, enti locali, organizzazioni del terzo settore – capaci di affiancarsi al primo welfare, di natura pubblica e obbligatoria, che negli ultimi anni si è trovato sempre più in difficoltà nel rispondere ai crescenti rischi e bisogni sociali dei cittadini.

Percorsi di secondo welfarevuole essere uno spazio di ricerca, raccolta e analisi di quelle buone pratiche che possano favorire il dibattito e la condivisione di quelle esperienze che, oggi più che mai, risultano cruciali al fine di conciliare con successo la necessità di un ridimensionamento della spesa pubblica con la tutela dei nuovi rischi sociali.

Tratto da Fonte:

Investiamo in cultura e rapporti sociali per ridurre il tasso della povertà si creerebbe benessere non solo per quelli in difficoltà ma anche alla società in generale.

Il ceto medio è una classe importante in grado di fare la differenza catturando consensi sugli infiniti e variegati interessi particolari.

 

Le capacità dinamiche sono competenze organizzative che consentono di adattarsi rapidamente ai processi di cambiamento.

Dovremmo disporre di capacità che consentono di affidare a un team di sviluppo nuove opportunità  –  non appena si presentano.

Da soli non ci si salva !!  

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare vivere confrontarsi.

Essere presenti e collaborare con il mondo delle organizzazioni che già vi operano.

Ci vogliamo essere vivendo questo come un processo democratico

Dalle visioni alle strategie  -  dalle strategie ai progetti –  alla diffusione

Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina

 

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