i pardossi della vita . . .

Un mendicante chiede l’elemosina all’angolo di una strada. È giusto dargli qualcosa? Se no, il pover’uomo morirà di fame, se sì, poiché tutti gli daranno qualcosa, diventerà ricchissimo, più ricco di chi gli ha fatto l’elemosina.

La soluzione dov’è ?  deve essere lo Stato che si prende cura del mendicante. 

Il singolo individuo deve impiegare le proprie forze per fare in modo che le leggi e le strutture dello Stato si occupino del mendicante.

Dargli una moneta e lasciare tutto come prima equivale al comportamento dell’individuo che di fronte a un’ingiustizia, anziché darsi da fare per cambiare, si fa giustizia da solo: la civiltà non è sicuramente progredita – siamo sempre nello stesso pantano ! 

Chi si occupa di solidarietà senza far nulla perché le cose cambino è sostanzialmente un giustiziere sociale: si può comprendere, ma è sbagliato l’atteggiamento.

Per affrontare il problema è necessario che si attui una Protezione sociale analoga alla Protezione civile. La Protezione Civile nasce con l’intento di gestire soluzioni calamitose di tipo naturale; la stessa determinazione dobbiamo averla per la calamità sociale, quella che coinvolge quelli che Davide chiama gli ultimi.

Singolare il fatto che tutti apprezzino una Protezione Civile funzionante, ma pochi pensino a una Protezione sociale. Chi per egoismo: “io ultimo non sono!”; a questi ricordiamo che se una persona vuole essere prima in modo equilibrato deve aver imparato a essere ultima.

Chi per rigidità morale: “chi è ultimo lo è anche per colpa sua!”; a questi ricordiamo che non devono considerare la poco concreta frase evangelica, ma sostituirla con la convinzione che bisogna insegnare agli ultimi che gli ultimi saranno beati solo se non si beano della loro condizione.

E’ utile cercare di capire come evitare che il mendicante arrivi a tanto e agire di conseguenza? Anche dopo la nostra elemosina, che qualità di vita si prospetta per il mendicante? La nostra elemosina non serve forse a “immobilizzare” la situazione? la qualità della vita si deve elevare non puntare alla semplice sopravvivenza;
una fiera delle vanità nel sociale, a fronte di risultati globalmente risibili hanno una visibilità mondiale, sostenuti di fatto da chi politicamente è allineato.

 

Le capacità dinamiche sono competenze organizzative che consentono di adattarsi rapidamente ai processi di cambiamento.Dovremmo disporre di capacità che consentono di affidare a un team di sviluppo nuove opportunità  –  non appena si presentano.Da soli non ci si salva !!  

  con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.

                         accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso

Cerchiamo volontari per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere

Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti.

Organizzazione – tel. mob. 347-4629179  e-mail : comitato@trazzeramarina

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