Lo stress ci massacra le idee e serve un porto sicuro per non smettere mai di creare. La depressione e il dolore rappresentano il veleno della società di oggi.
Ogni essere umano è unico, e un giorno troverà la sua illuminazione, una sorta di pace dei sensi terrena. Siamo tutti meravigliosi e abbiamo delle potenzialità immense, che in qualche modo dobbiamo esprimere.
Si può crescere anche attraverso la sofferenza, ma prima bisogna comprenderla nella sua totalità e accettarla. Dovremmo essere felici e liberare la fantasia“.
“il pregiudizio”. Altro non è che figlio dell’ignoranza!
Pregiudizio che sta a significare proprio “giudizio precedente”, molte volte usato proprio in senso negativo un giudizio anticipato, un’opinione immotivata, di carattere favorevole o sfavorevole. Il pregiudizio è dettato da una chiusura mentale e dalla stessa ignoranza, ossia dall’incapacità di avere una visione autonoma e ampia della vita e di pensare in modo critico.
Il più delle volte il pregiudizio e l’ignoranza sono alla base della malvagità. E quando il fenomeno è circoscritto individualmente può essere ancora controllato e tollerato, ma quando invece inizia ad estendersi ad un’intera società, ecco che la situazione comincia a diventare più critica e nascono violenze, ingiustizie e carestie.
Pertanto ritengo che sia necessario che ognuno di noi faccia una doppia o tripla lettura, e se non dovesse bastare anche una quarta, semmai mettendo a confronto i diversi contenuti di divulgatori diversi. Il problema è trovare le fonti dalle quali poter estrapolare qualcosa di utile alla propria conoscenza. E solo così forse possiamo avere una visione generale, un’interpretazione autentica e quindi un’opinione personale e obiettiva.
Infine, credo che l’ignoranza e i pregiudizi sono i malesseri peggiori, soprattutto quando corrono “le voci del popolo”, generate dai soliti cretini che, il più delle volte, agiscono per la loro incapacità, invidia e rancore, avviando vere e proprie campagne denigratorie.
La Cultura non è sinonimo di competenze scolastiche o di un diploma o di un attestato di Laurea e non è un’esclusiva di pochi eletti. Basta un po’ di buona volontà, tanta curiosità e soprattutto tanta…ma tanta voglia di SAPERE.
“l’ignoranza è il peggiore dei mali.
Persino peggiore della malvagità, che presuppone un minimo d’intelligenza”. Attualmente è un disturbo che colpisce tantissime persone. I maggiori sintomi sono la cattiveria, la presunzione di sapere tutto, a volte la maleducazione e in molti casi anche l’invidia.
Con l’avvento di Internet il fenomeno poi è peggiorato. Se da una parte ha velocizzato la ricerca e il trasferimento di informazioni, dall’altra ci ha tolto il gusto di relazionarci a quattrocchi o socializzare gomito a gomito, di andare a ricercare a fondo un argomento e di studiarlo perbene, di fare raffronti e di memorizzare il contenuto. Infatti, la rete delega la memoria e l’incapacità di memorizzare porta di fatto ad un decadimento della cultura.
Ed ecco che quando l’ignoranza inizia a degenerare, il soggetto comincia a delirare e a parlare a vanvera.
Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi che trasformino o creino situazioni diverse dalle attuali assumendo un atteggiamento, presente, attivo e consapevole.
Formare un team e riuscire a lavorare in armonia con persone nuove migliora il clima di lavoro e di conseguenza aumenta i vantaggi anche in termini di produttività.
L’innovazione sociale insegna ! a fare la differenza non è la natura ma la scala delle sfide che si vogliono affrontare e rispetto alle quali misurare la capacità di apportare cambiamenti positivi e duraturi che fondino, o contribuiscano a fondare, un nuovo sistema.
con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.
accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso
Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo. Abbiamo idee e progetti ! da proporre !
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