Assistiamo inermi alla fuoriuscita dal mondo del lavoro di forze neutralizzate dal progresso tecnologico, e dall’altra, contemporaneamente, constatiamo la necessità di un sensibile aumento del livello di preparazione culturale e professionale. Sussiste il rischio del consolidamento di una sorta di vuoto formativo capacitivo che privilegia pochi ed esclude o emargina i molti. La questione, peraltro, evidenzia l’ulteriore pericolo di un possibile conflitto generazionale. Le nuove opportunità tecnologiche da un lato, e l’arcipelago contrattuale e dei lavori atipici dall’altro, che sembrano stravolgere i luoghi della produzione: le ipotesi di telelavoro, le innumerevoli previsioni delle più diverse prestazioni e collaborazioni professionali part-time, lavoro interinale, ecc. In tutti questi casi e seppure con intenti e modalità differenti, il lavoro esce dall’organizzazione.
La contaminazione dei linguaggi. Questione non recente che, tuttavia, sembra persistere: il gioco di squadra nell’impresa e nell’organizzazione pubblica; il management scolastico; l’imprenditore skipper, navigare in internet; la tematica delladimensione estetica nelle organizzazioni e della bellezza nel/del lavoro, prima relegata in altri mondi: dalla natura all’opera d’arte stesse metafore organizzative: le organizzazioni come macchine, organismi, cervelli, prigioni psichiche, culture.
L’accentuazione di alcune parole chiave in sempre più diversi contesti: flessibilità professionale e organizzativa, ma anche nella vita quotidiana, nei rapporti, nelle relazioni; l’impresa corta, snella, ma, in fondo, anche la stessa famiglia, non solo più soltanto nucleare, ma pure non tradizionale, snella in quanto a libertà.
Non si può cambiare se continuiamo ad avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto finora.
Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi che trasformino o creino situazioni diverse dalle attuali assumendo un atteggiamento, presente, attivo e consapevole.
Fare parte di in un team e riuscire a lavorare in armonia con persone nuove migliora il clima di lavoro e di conseguenza aumenta i vantaggi anche in termini di produttività.
con il buonsenso possiamo costruire le condizione per condivisione e meritocrazia.
accelerare l’innovazione e sviluppare Il buon senso
Cerchiamo volonterosi per costruire un pezzo di mondo migliore, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere, aprirsi al lavoro produttivo.
Abbiamo dei progetti ! da realizzare !
Creare una squadra di persone curiose, creative ed intraprendenti che prima di tutto vogliono scoprire il mondo e fornire le migliori risposte ai problemi che incontrano.
CURIOSI - CREATIVI - INTRAPRENDENTI – ATTIVI NEL REALIZZARE
Dalle visioni alle strategie, dalle strategie ai progetti - alle realizzazioni.
Organizzazione :
– tel. mobile 347-4629179 e-mail : comitato@trazzeramarina.it
movimenti.