“Competenza” è parola usuale, ma ogni sua definizione è piuttosto variegata.
- complesso: si tratta dell’insieme di componenti:
- uso
- padronanza anche elaborativa, interpretativa e creativa, di conoscenze che collegano contenuti diversi
- dinamico: l’uso e la padronanza non sono l’unica espressione della competenza;
- la competenza racchiude in sé come oggetto non solo le conoscenze chiamate in causa, ma fattori conoscitivi: l’accettazione dello stimolo a farne uso, il desiderio di farlo, il desiderio di completare le conoscenze che si rivelassero, alla prova dei fatti, insufficienti e dunque lo stesso desiderio di aumentare la propria competenza.
Per capire a fondo questa definizione, occorre ricordare che, «Una conoscenza è, allo stesso tempo:
- la rielaborazione di contenuti in modo autonomo, per raggiungere una meta;
- il risultato di tale elaborazione.
Una conoscenza può coinvolgere uno o più contenuti» e che «Un contenuto è una porzione limitata di sapere, ristretta ad un certo àmbito e limitata ad un certo soggetto, un certo tema specifico, un certo elemento di tale sapere».
Da qui si evince che, in questa interpretazione:
- la base della competenza è una porzione di sapere, un contenuto;
- l’insieme di elaborazione del contenuto e il risultato di questa elaborazione costituiscono la conoscenza (che dunque è già di per sé dinamica e coinvolge l’allievo, più che l’insegnante);
- le competenze «devono costituire un bagaglio (non tanto di nozioni, quanto delle abilità di risolvere situazioni problematiche, sapendo scegliere risorse, strategie e ragionamenti) per il cittadino».
Fonte: Progetto di Ricerca dell’Unità di Bologna 2002-2003